DOLL'S HOUSE 
Modellista: Ornella Fiori
--Da bambina sognavo di fare l’architetto… il mio desiderio l’ho realizzato costruendo ed arredando “doll’s house”.  Da circa 4 anni mi dedico a questo hobby “Doll’s house” poco conosciuto nella nostra zona e, praticato soprattutto al nord.
La prima casa completa, l’ho costruita in occasione del Country Life di Modena del 2008, dove ho partecipato al 4° concorso di miniature che aveva come titolo: “ IL MONDO DELLE DONNE: IERI OGGI E DOMANI”, ottenendo un riconoscimento da parte del pubblico, ed aggiudicandomi il 3° premio della giuria tecnica. 
Nel 2009 ho partecipato al 5° concorso del Country Life di Modena, dal titolo: ”UNA SEDIA PER…..” aggiudicandomi il 3° premio della giuria Tecnica. 

--- -Inoltre in questi 5 anni ho partecipato anche ad altre manifestazioni organizzate dalle Associazioni Modellisti di Fano e di Chiaravalle (di cui sono socia) e dalla Pro loco di Cupramarittima, di Grottammare, di Avezzano ed anche dal Comune di Agugliano.
-Nel 2010 insieme alla sig.ra Mariuccia Magni (pittrice) e Severina Lazzari (pittrice), -in occasione della festa della donna abbiamo organizzato presso la sala del Rettorato dell’Università di Ancona una mostra dal titolo “IN… MOSTRA varie forme d’arte al femminile, doll’s house e pittura. 
A febbraio 2012 altra esperienza positiva a Falconara Marittima. Pertanto visto il successo del Rettorato, anche quest’anno, abbiamo deciso di ripetere l’avventura organizzando sempre in occasione della festa della donna una nuova “ IN… MOSTRA presso la sala ex Pescheria della 4° Circoscrizione del Comune di Ancona.

STORIA
Il fascino e la sfida di “miniaturizzare” gli oggetti che ci circondano sono sempre stati vivi nell’uomo: anche nelle antiche tombe cinesi, egiziane, greche e romane si sono trovate piccole riproduzioni di mobili e suppellettili..
---Ma la casa di bambola è un giocattolo per bambini o per adulti? In realtà è nata per divertire ed educare i bambini, ma ha conquistato gli adulti, che ne hanno fatto un oggetto da collezione.
La casa più antica di cui si ha notizia risale al 1558 ed apparteneva al Principe Alberto di Baviera. Nel 1600 a Norimberga si fabbricavano cucine in miniatura complete di mobili e suppellettili. Questi giocatoli per bambine si diffusero soprattutto nel nord Europa e negli Stati Uniti col nome “cucine di Norimberga”. -Visto il successo delle cucine, si realizzarono altre stanze singole: salotti, camere da letto; queste stanze, prima indipendenti, vennero poi collocate all’interno di raffinati stipetti o di eleganti credenze adattate per sembrare interni di case.
Le stanze erano arredate seguendo le mode dell’epoca (XVII – XVIII sec.) spesso riproducendo le case dei proprietari, i quali facevano realizzare mobili e suppellettili da abilissimi artigiani, creando così dei veri capolavori. -Una casa del XVIII secolo viene attribuita a Chippendale, creatore dei mobili omonimi, e questo grande ebanista produsse molti pregiati mobili in miniatura. Sopra questi mini-capolavori di falegnameria trovano posto oggettini in argento, peltro, avorio; minuscole ceramiche di Limoges, maioliche di Desvres, porcellane di Wedgwood. 
Con questi piccoli tesori dentro, le case di bambole non sono più giocattoli “educativi” per future padrone di casa, ma sono veri e propri oggetti da collezionismo e “status simbol”. Sono passate alla storia per la preziosità con cui erano arredate le case della regina Anna d’Inghilterra nel 1700, dello zar di Russia Pietro il Grande, della regina Vittoria e della regina Mary d’Inghilterra che ricevette in dono la casa da re Giorgio V nel 1924, ancora oggi conservata nel castello di Windsor.
--- -Nel XIX secolo si iniziò a produrre in serie le case di bambole, curando di più la facciata esterna, semplificando gli arredi interni.
E la casa di bambola ritorna ad essere un giocattolo e torna ad essere collocata nella stanza dei bambini.  - Le case di bambola, però, erano piuttosto ingombranti, con il rimpicciolirsi delle abitazioni, si ritornò a produrre camere singole, destinate sempre al gioco dei bambini. Anche i materiali di cui erano fatte divennero meno raffinati e preziosi: si realizzavano in fogli di metallo litografato, cartone, per arrivare alla recentissima plastica.  E’ circa dalla metà del 1900 che gli adulti riscoprirono le case di bambole come oggetti da collezionismo o come affascinate soggetto di modellismo. 


 
    

     

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