RHEINTOCHTER R1  

Modellista: Giacomo Pacenti



-LA STORIA   
Il Rheintochter e’ stato sviluppato in germania durante il secondo conflitto mondiale, ma , a parte lanci sperimentali, gli ultimi dei quali a Peenemunde prima di essere abbandonata, non e’ mai stato usato in guerra , rimanendo solamente un progetto all’avanguardia in campo missilistico.
Il Rheintochter venne progettato e sviluppato dalla Rheinmetall-Boring dietro richiesta del governo tedesco come arma di difesa contro i sempre piu’ frequenti attachi dei bombardieri alleati. si trattava di un missile a doppio stadio a propellente solido con una spinta iniziale potentissima mai ottenuta prima; essendo la spinta limitata, permetteva al razzo un raggio di azione di soli 10-12 km .
Il razzo era spinto da un primo stadio ad otto ugelli di scarico mentre il secondo era spinto da sei ugelli posti fra le sei alette stabilizzatrici centrali. Era guidato a vista da un operatore a terra che, tramite radiocomando, agiva sulle piccole alette poste sulla sommita' del missile, le quali fungevano da superfici mobili per il controllo del volo fino al bersaglio.
La carica da 150 kg di esplosivo ad alto potenziale veniva poi innescata con sensore acustico.
Le 14 alette stabilizzatrici (4 sul primo stadio, 6 sul secondo stadio e le 4 piccole mobili), erano costruite in legno compresso chiamato lignofol.
Da notare i due piccoli segnalatori luminosi posti alla estremita di due alette centrali del secondo stadio che servivano come aiuto per la guida a vista dell’operatore a terra, quando il razzo arrivava troppo distante o in condizioni di scarsa visibilita’.
Lunghezza missile 6.3 m
Larghezza missile 54 cm
Peso missile 784 kg
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IL DIORAMA
Il kit della Model Collect , riguardante il carro pesante E 100, che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di piattaforma mobile per il lancio, contiene le stampate per riprodurre la bomba volante “ Fieseler 103 “ comunemente conosciuta come V 1 e per il missile Rheintochter.
Per il mio diorama ho scelto di usare solo cio’ che riguarda il missile.
Recuperata un po’ di documentazione, molto scarsa al riguardo, mi sono messo al lavoro.
Avendo trovato solo le immagini del missile conservato nel museo di Monaco di Baviera, ho dato per assodato che quella colorazione sia la piu’ veritiera per cui ho scelto di rappresentarla nel mio lavoro.
Prima difficolta’... aprire gli scarichi del secondo stadio, che sono appena accennati, ma soprattutto riprodurre abbastanza fedelmente le venature del legno con cui erano fatte la alette stabilizzatrici.
Nella scala 1/35 esistono della decals, ma per la 1/72 non ho trovato niente al riguardo in commercio, quindi ………… colore ad olio, pennello e stuzzicadenti... ho prima colorato ad aerografo tutte le pinne con un colore sabbia, poi ho steso del colore, privato dell’olio, asciugato su un cartoncino, ed appena rappresosi e’ stato asportato con la punta di uno stuzzicadenti.
Lavoro lungo e noioso perche’ il colore va tolto con infinite passate e considerato che le pinne sono 14…………comunque una volta fatto si mette il tutto ad asciugare per bene, almeno tre o quattro giorni.
Nel frattempo ho dettagliato la rampa di lancio con la sua base appoggio aggiungendo anche qualche filo di saldatura che fa bella mostra di se, soprattutto sulla piattaforma.
Terminata questa fase sono passato alla colorazione ed invecchiamento aggiungendo ruggine e sporco come si puo’ vedere dalle foto che evidenziano le vari fasi, anche per la realizzazione del diorama.
A questo punto ho ripreso in mano le alette stabilizzatrici del Rheintochter, perfettamente asciutte, ed un paio di velature di trasparente lucido corretto con un paio di gocce di arancione hanno dato l’aspetto finale che ho cercato di riprodurre e tutto sommato abbastanza veritiero...... o almeno cosi’ spero che sia ============================
Il lavoro, nelle sue fasi, si presenta come da foto allegate. 


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