LA
STORIA
Il Rheintochter e’ stato sviluppato in germania durante il
secondo
conflitto mondiale, ma , a parte lanci sperimentali, gli ultimi dei
quali a Peenemunde prima di essere abbandonata, non e’ mai stato usato
in guerra , rimanendo solamente un progetto all’avanguardia in campo
missilistico. Il Rheintochter venne progettato e
sviluppato dalla
Rheinmetall-Boring dietro richiesta del governo tedesco come arma di
difesa contro i sempre piu’ frequenti attachi dei bombardieri alleati.
si trattava di un missile a doppio stadio a propellente solido con una
spinta iniziale potentissima mai ottenuta prima; essendo la spinta
limitata, permetteva al razzo un raggio di azione di soli 10-12 km . Il
razzo era spinto da un primo stadio ad otto ugelli di scarico mentre il
secondo era spinto da sei ugelli posti fra le sei alette
stabilizzatrici centrali.
Era guidato a vista da un operatore a terra che, tramite radiocomando,
agiva sulle piccole alette poste sulla sommita' del missile, le quali
fungevano da superfici mobili per il controllo del volo fino al
bersaglio. La carica da 150 kg di esplosivo ad alto
potenziale veniva
poi innescata con sensore acustico. Le 14 alette
stabilizzatrici (4
sul primo stadio, 6 sul secondo stadio e le 4 piccole mobili), erano
costruite in legno compresso chiamato lignofol. Da notare
i due piccoli
segnalatori luminosi posti alla estremita di due alette centrali del
secondo stadio che servivano come aiuto per la guida a vista
dell’operatore a terra, quando il razzo arrivava troppo distante o in
condizioni di scarsa visibilita’.
Lunghezza missile 6.3 m Larghezza missile 54
cm
Peso missile 784 kg
IL
DIORAMA Il kit della Model Collect ,
riguardante il carro pesante E 100, che
avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di piattaforma mobile per il lancio,
contiene le stampate per riprodurre la bomba volante “ Fieseler 103 “
comunemente conosciuta come V 1 e per il missile Rheintochter. Per
il
mio diorama ho scelto di usare solo cio’ che riguarda il missile.
Recuperata un po’ di documentazione, molto scarsa al
riguardo, mi sono
messo al lavoro. Avendo trovato solo le immagini del missile
conservato
nel museo di Monaco di Baviera, ho dato per assodato che quella
colorazione sia la piu’ veritiera per cui ho scelto di rappresentarla
nel mio lavoro. Prima difficolta’... aprire gli scarichi
del secondo
stadio, che sono appena accennati, ma soprattutto riprodurre
abbastanza fedelmente le venature del legno con cui erano fatte la
alette stabilizzatrici.
Nella scala 1/35 esistono della decals, ma per la 1/72 non
ho trovato
niente al riguardo in commercio, quindi ………… colore ad olio, pennello e
stuzzicadenti... ho prima colorato ad aerografo tutte le pinne con un
colore sabbia, poi ho steso del colore, privato dell’olio, asciugato
su un cartoncino, ed appena rappresosi e’ stato asportato con la punta
di uno stuzzicadenti. Lavoro lungo e noioso perche’ il
colore va tolto
con infinite passate e considerato che le pinne sono 14…………comunque una
volta fatto si mette il tutto ad asciugare per bene, almeno tre o
quattro giorni. Nel frattempo ho dettagliato la rampa di
lancio con la
sua base appoggio aggiungendo anche qualche filo di saldatura che fa
bella mostra di se, soprattutto sulla piattaforma. Terminata
questa
fase sono passato alla colorazione ed invecchiamento aggiungendo
ruggine e sporco come si puo’ vedere dalle foto che evidenziano le vari
fasi, anche per la realizzazione del diorama. A questo
punto ho ripreso
in mano le alette stabilizzatrici del Rheintochter, perfettamente
asciutte, ed un paio di velature di trasparente lucido corretto con un
paio di gocce di arancione hanno dato l’aspetto finale che ho cercato
di riprodurre e tutto sommato abbastanza veritiero...... o almeno cosi’
spero che sia
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Il lavoro, nelle sue fasi, si presenta come da
foto allegate.