COSTRUTTORI DI CATTEDRALI (anzi di Abbazie)  




- Sin dalla sua nascita, l’Associazione Modellisti Chiaravallesi si e' interessata a riproduzioni dell’Abbazia cistercense di Santa Maria in Castagnola, monumento e non solo imprescindibile per Chiaravalle; il cuore intorno al quale e' sorta la comunita' e tutt’ora il faro della nostra cittadina.
Gia' visibili a tutti sono 2 le riproduzioni dell’Abbazia; quella in mattoni all’ingresso della stessa, che ha avuto in Gianni Lupini il motore principale e quella in acciaio, posizionata nella rotatoria all’ingresso della citta' che porta la firma di Leonello “Lello” Pieralisi.
Forti di queste credenziali, qualche mese fa sono stato contattato da Edgardo Giorgio di Ars Musica, che chiedeva il supporto dell’Associazione per la realizzazione di alcuni oggetti da donare a delle scuole di musica straniere che parteciperanno ad una importante iniziativa in citta':
Erasmus 2024 Music4TheBrain il 30 e 31 maggio.
L’idea di Edgardo qual era? Ovviamente una riproduzione dell’Abbazia ma in questo caso qualcosa di trasportabile in aereo, con la possibilita' di essere realizzata e replicata con una certa rapidita'.
Le idee erano diverse ma quasi subito ho accettato la sfida, consapevole di avere all’interno dell’Associazione un gruppo di soci valenti nel modellismo, entusiasti di questa passione, curiosi quel tanto da renderli disposti a percorrere nuove strade intriganti come questa, con il pensiero rivolto alla tecnologia della stampa 3D, abbinata alle conoscenze ed al contributo che ciascuno puo' dare in ambiti specifici, perfino specialistici potremmo dire.
Questa possibilita' lungi dall’affossare il modellismo, tutt’altro, amplia le possibilita' realizzative e stimola la ricerca di nuove o ulteriori modalita' realizzative.
Il punto di partenza e' stato il disegno 3D del rosone che avevamo ed il disegno realizzato al CAD da Alessandro Gueli, del modello costruito da Lello Pieralisi. I supporti informatici infatti sono necessari per poter affrontare il percorso della stampa 3.
Il disegno di Gueli era parziale perche' la riproduzione posta nella rotatoria, non ha la parte posteriore della chiesa.
Il lavoro di progettazione e' stato completato da un altro socio, Matteo Cantiani ed ancora una volta dettagliato da Alessandro Gueli.
Il prototipo con dimensione lato lungo 8 cm., stampato con una stampante a resina e' venuto abbastanza bene, tranne il tetto, tanto da lasciare intendere che la strada era ormai in discesa.
Quindi il sottoscritto con Gianfranco Brunori, Giacomo Pacenti e Guido Palparelli hanno usato questo primo pezzo per fare prove di verniciatura e di progettazione del supporto con il pensiero rivolto all’indomani, quando con alcuni adattamenti del disegno avremmo tentato di stampare sempre in resina, il modello portato a 15 cm di lato lungo, ma diviso in 2 pezzi per i limiti dimensionali della nostra stampante.
Il panico e' subentrato quando dopo 3 tentativi non siamo riusciti ad avere un modello utilizzabile.
Weekend amaro quello, con lo spettro di lasciare Ars Musica senza gli oggetti ricordo promessi.
Allora la mente ha iniziato a rovistare tra soci e amici vari per cercare un aiuto per stampare almeno i 3 modelli necessari.
Purtroppo, il tempo iniziava a scarseggiare e non ce n’era abbastanza da consentirci di fare le necessarie prove di stampa. Si consideri che per ogni pezzo stampato sono necessarie circa dalle 3 alle 6 ore!! Quindi siamo andati su degli specialisti: Gianluigi Rota che ha “sistemato” il disegno; il socio Andrea Cingolani che oltre ad essere uno dei migliori modellisti nazionali e' anche costruttore di kit specialistici di moto antiche ed animali esotici, con la sua CIX Model che ha stampato quello che sembrava impossibile con le sue stampanti a resina ad alta risoluzione: il rosone del diametro esterno di soli 11,87 mm con le sue 12 colonnine grandi poco piu' di un capello, 0,258 mm. per la precisione; rosone fondamentale per dare realismo e bellezza al modello. Infine, ma non ultimo, il giovane amico Leonardo Caimmi, chiaravallese, appassionato di stampa 3D, disegnatore tecnico, possessore di una stampante 3D 25 x 25 cm di piano a filamento.
Leonardo interpellato, dopo neanche un’ora dall’uscita dal lavoro era con me avanti al computer a ragionare sul disegno, per predisporlo alla stampa e quindi a lanciarla, incrociando le dita, per aspettare in questo caso, 5 /6 ore, per vedere il risultato.
La dimensione della sua stampante ci ha consentito di poter stampare il modello in un unico pezzo lungo appunto 15 cm. stampando a parte solo il campanile per motivi di struttura e di sicurezza nella stampa di alcuni dettagli. Il risultato lo potete giudicare Voi stessi dalle foto. Se la stampa a filamenti e' meno dettagliante di quella a resina, nel nostro caso ha rappresentato un pregio. Le righe costituite dal passaggio della testina che deposita il filamento, secondo noi hanno rappresentato un vantaggio, rendendo in maniera piu efficace e realistica le file di mattoni e di coppi dell’Abbazia reale.
Parallelamente abbiamo pensato al “contorno”, abbiamo cioe' procurato le teche per posizionare il tutto, ordinate le targhette da applicare sulle basi e appunto, le basi! Il sottoscritto insieme a Guido Palparelli si sono occupati di questa parte strutturale, che si distacca necessariamente dal reale, per l’impossibilita' di addossare alla chiesa il monastero come e' nella realta', non necessario per altro allo scopo finale. Quindi abbiamo pensato a come poteva essere tempo fa lo spazio circostante all’Abbazia che ricordiamo ha circa 900 anni. Abbiamo pensato ad uno spazio erboso e ad un selciato al di la' del vialetto lastricato dell’ingresso ed ai marciapiedi tutto intorno. In questo caso largo uso di fogli di plasticard di vari spessori, di ghiaino ed erbe sintetiche da modellismo, incollate con vinavil diluito. Facendo le ore piccole e ritardando qualche pasto, il “maestro” Giacomo Pacenti, abile verniciatore, con 77 premi modellistici ottenuti con 19 diversi modelli ad oggi in concorsi nazionali ed internazionali, si e' assunto l’incarico piu' delicato, quello della verniciatura e dell’”invecchiamento” dei 3 modelli. Una mano di primer nero prima, colori acrilici opportunamente miscelati, partendo dal tetto per poi verniciare le pareti laterali ed infine lavaggi e dry brush per esaltare i chiari e gli scuri, hanno dato “vita” al modello. L’applicazione del rosone a modello verniciato ha completato le abbazie, prima che venissero incollate alle basette completate nel frattempo. Una passata di trasparente opaco ha sigillato infine il tutto. Riteniamo che Edgardo possa consegnare ai suoi ospiti un bel ricordo della citta' di Chiaravalle.
Moreno Bartolucci
Presidente A.M.C.
Il lavoro si presenta come da foto allegate
(Cliccare sulle singole immagini per ingrandirle).
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