CARRO ARMATO
ABRAMS M1A1
 

 Modellista: Giuseppe Brocchini



 

-Pur essendomi avvicinato a quest’hobby tanti anni fa con i mitici kit degli aerei Airfix, mi sono appassionato, nel corso degli anni, ai mezzi corazzati di tutte le epoche, soprattutto da quando ho ripreso l’attività modellistica dopo una pausa forzata durante il periodo universitario.
Eccomi, quindi, con un carro da combattimento protagonista delle due Guerre del Golfo, l'Abrams M1A1 (esiste anche la versione A2). Si tratta di un carro ad alta tecnologia, ben munito grazie all'impiego, nella corazza, di vari componenti tra cui acciaio, ceramica, uranio impoverito e kevlar.
E' stato prodotto dal 1985 al 1993, ma con un progetto impostato fin dal 1979.
La casa produttrice è la General Dynamics.
Il cannone, inizialmente da 105 mm, divenne, poi, quella della Rheinmetall da 120 mm. La torretta, oltre che dal pezzo da 120mm, è equipaggiata anche con due mitragliatrici Browning e da due coppie di lanciagranate fumogene, ai lati. La velocità su strada è di circa 70 km/h, con autonomia di 450 km circa, (consuma 4,5 l di carburante per km).
Il kit sul quale ho lavorato è della ITALERI, scala 1/35, e prevede un buon dettaglio degli interni grazie a parti in resina fornite nella scatola. I cingoli, ugualmente in plastica, non sono a maglia singola ma si montano in 6 o 7 pezzi. Non ho verificato se ne esistono a maglia singola della Friulmodel, consiglio di farlo, anche se, poi, la resa di quelli forniti dalla Italeri va più che bene.
DESCRIZIONE E DATI TECNICI
Casa costruttrice Lima Army Tank Plant (1980 ad oggi) & Detroit Arsenal Tank Plant (1982–1996), progetto della General Dynamics Land Systems
Lunghezza 9,766 m,
Larghezza 3,655 m,
Altezza 2,895 m
Velocità su strada 72 km/h, fuori strada 65 km/h,
Motore a turbina
Anno di entrata in servizio 1981 (il progetto risale al 1979), anno previsto di fuoriuscita dal servizio 2040

IL KIT -
Il kit si presenta dettagliato, preciso nei particolari e con istruzioni chiare. Ho passato una leggera mano di primer della Tamiya, dopo una rapida sgrassatura dei pezzi, ottenuta immergendo i pezzi, ancora attaccati allo sprue, in acqua saponata. Ho, poi, cominciato l'assemblaggio, partendo dallo scafo inferiore con ruote e treno di rotolamento. Sono passato, poi, alla parte superiore e alla torretta (ben dettagliata internamente grazie agli aftermarket forniti). I pezzi si assemblano senza grossi problemi. Interessante è il dettaglio del motore. L'Italeri lo fornisce come kit di dettaglio in resina, mi sembra ben stampato senza eccessive sbavature...fondandomi su foto particolareggiate, l'ho arricchito con cavi, tubi e cavetti utilizzando fili di rame e fili di plastica. Il modello l’ho realizzato aperto in modo che si veda tutto l’apparato motoristico. Ho poi lavorato sul posto guida anteriore, auto costruendomi alcuni dettagli come l’estintore. Sono, di seguito, passato alla prova assemblaggio tra scafo superiore ed inferiore...a parte qualche fessurazione, che ho prontamente eliminato con stucco liquido, l’operazione è riuscita. Ecco, poi, la fase di posizionamento motore e batterie posteriori e del posto guida anteriore. -
COLORAZIONE
Dopo la prima fase di primerizzazione, ho dato una prima mano di colore di fondo con una prima passata di TS 46, sabbia spray, della Tamiya... in seguito ancora i Tamiya: Desert Yellow XF 59 (70%), Buff XF 57 (20%) e Yellow Green XF4, passati con aeropenna. Terminata la prima fase di colorazione, ho continuato con drybrush e invecchiamenti vari...grasso, sporco, polvere, usura della corazza, usura motore…mezzi largamente usati, questi nel deserto.
BASETTA e DIORAMA
Il mezzo corazzato mi piace, in genere, posizionarlo e ambientarlo su una basetta, in modo da dargli un minimo di dinamismo nella sua staticità. In questo caso l’ho voluto rappresentare durante una pausa di manutenzione. In precedenza ho realizzato due carristi della Velinden, scala 1/35 da inserire a bordo del carro mentre armeggiano sul motore...il portello motore l’ho depositerò a parte sul terreno della basetta. Per la realizzazione del diorama, mi sono affidato, questa volta, alla mano sapiente di un esperto ... ho acquistato basette da "Il Basetta", e ho cominciato a lavorarci sopra. Il terreno d'ambientazione è desertico. Ho steso con collo vinilica, pressandoci sopra con un matterello, un foglio di carta deserto per presepi avanzatami...ho, poi, di nuovo distribuito, sulla prima bozza d terreno, il Vinavil e cosparso il tutto con polvere giallognola sintetica presa da una scatola kit per la costruzione di dinosauri (usata da mio figlio che ogni tanto si diletta in questo tipo di assemblaggi!!). Ho lasciato asciugare e, solo dopo, ho dato una passata di desert yellow e buff della Tamiya per stemperare e rendere più omogeneo il tutto. A lavoro finito abbiamo una scenetta ove il carro è fermo per un controllo al motore, un carrista sta cercando di mettere una griglia di fortuna per proteggere il motore dalla sabbia fine, fone come solo i deserti medio-orientali sanno produrre...l'altro osserva sorseggiando una bibita (con lattina auto costruita).

 
Autore: Giuseppe Brocchini


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