AUTOBLINDO
AUSTIN MK III
 

 Modellista: Giuseppe Brocchini



 
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Pur essendomi avvicinato a quest’hobby tanti anni fa con i mitici kit degli aerei Airfix, mi sono appassionato, nel corso degli anni, ai mezzi corazzati di tutte le epoche, soprattutto da quando ho ripreso l’attività modellistica dopo una pausa forzata durante il periodo universitario.
Eccomi, quindi, di nuovo a voi dopo aver concluso, in questi giorni, un lavoro interessante: il montaggio dell'Autoblindo Austin MK III. Realizzazione importante perché ha visto la collaborazione di mio figlio di 9 anni, che ha montato buona parte del kit.
Qualche ora tolta ai giochi elettronici e altrettante guadagnate in manualità, un modo per avvicinare, sin da giovanissimi, i bambini e ragazzi a questo hobby.
Stando sul pezzo, si tratta, l’Austin MK III, di un mezzo di progettazione inglese ma prodotto per la maggior parte dai russi nelle officine Putilov, in grandi quantitativi. I Russi utilizzarono come base lo scafo di un autocarro e lo modificarono considerevolmente per renderlo adatto alle dure condizioni dell'ambiente russo.
Alcuni esemplari furono trasformati in semicingolati e ad alcuni fu aggiunta una maggiore corazzatura.
In breve le caratteristiche tecniche:
- Lunghezza 4,88 m
- Larghezza 1,95 m
- Altezza 2,40 m
- Peso 5,2 t.
L'equipaggio era costituito da 5 persone, l'armamento era di due mitragliatrici Maxim, spessore della corazza 8 mm. Rimase in servizio per tutta la durata della Prima Guerra, durante la rivoluzione di ottobre ed impiegato anche da altri paesi alla fine del primo conflitto mondiale.
IL KIT Il kit, in scala 1/72 della Master Box, si presenta non eccessivamente impegnativo ma le istruzioni sono un po' da interpretare...mi sono accorto, durante il montaggio, che avevamo invertito la posizione delle due torrette, nel senso che la bullonatura doveva andare verso il basso e non verso l'alto...problema risolto, gli imprevisti, nel modellismo, sono sempre dietro l’angolo ma, fortunatamente, durante il montaggio, sono ancora rimediabili.


- -- COLORAZIONE
Con aeropenna, dopo preventiva primerizzazione, ho passato il verde campo XF 67 ed il kakhi XF 51 della Tamiya.
BASETTA e DIORAMA
Il mezzo corazzato mi piace, in genere, posizionarlo e ambientarlo su una basetta, in modo da dargli un minimo di dinamismo nella sua staticità.
In questo caso l’ho voluto rappresentare durante una sosta nel pattugliamento di un palazzo di Rostov durante la rivoluzione russa.
La basetta l'ho realizzata con scarti di legno che ho fatto tagliare, poi ho spalmato della plastilina sulla quale ho realizzato i sampietrini del selciato tramite pressione con uno stampo. Lo strato di plastilina poggia su un letto di colla vinilica che ho, prima, applicato in modo da aumentarne la stabilità.

Autore: Giuseppe Brocchini

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