Pur essendomi avvicinato a
quest’hobby tanti anni fa con i mitici kit degli aerei Airfix, mi sono
appassionato, nel corso degli anni, ai mezzi corazzati di tutte le
epoche, soprattutto da quando ho ripreso l’attività modellistica dopo
una pausa forzata durante il periodo universitario. Eccomi, quindi, con
questo soggetto militare, il Merkava Mark III, scala 1/35 Academy.
Si
tratta, in pratica, del prototipo esposto in Israele al Museo di Latrun
(sul sito ove si svolse il primo importante scontro tra israeliani e
arabi, nel 1948) che raccoglie i carri israeliani nelle varie versioni.
Da tale esemplare, provato e testato in varie simulazioni di guerra,
derivo', dopo opportune modifiche, il Merkava Mark III degli anni
'90…un carro che, poi, vediamo ripreso in vari contesti, nei servizi
tv; trai i più recenti, gli attacchi israeliani lungo la striscia di
Gaza…
DESCRIZIONE E DATI TECNICI
Lunghezza: 7,6 m solo scafo o 9,04 m con cannone
avanti
Larghezza: 3,72 m
Peso 63 t (I & II) o 65 t (III & IV)
Motore: Diesel V12 Continental da 1200 hp
Altezza: 2,66 m
Potenza: 1200 (III)
Trazione: anteriore
Velocità: tra i 50 e i 60 km/h, a seconda della versione
Autonomia: 500 km
Pezzo principale: cannone IMI-Rheinmetall 120/44.
Il Merkava (in ebraico merkava =carro), già nella prima versione del
1982 (ne sono state prodotte quattro), aveva la caratteristica
peculiare di avere il blocco motore (cioè il gruppo
motore-cambio-trasmissione) nella parte anteriore dello scafo. Questo
permette tuttora di offrire maggiore protezione all'equipaggio e di
utilizzare il vano rimasto nella parte posteriore per lo stoccaggio di
munizioni in contenitori pallettizzati anti-fiamma o, rinunciando a
parte delle munizioni per il cannone, per trasportare personale
aggiuntivo.
Altre innovazioni importanti che questo carro presenta:
·
l'adozione di un mortaio da 60 mm (nella prima versione fissato al lato
destro della torretta in corrispondenza della postazione del capocarro
e successivamente nelle versioni 2, 3 & 4 spostato all'interno, sul
lato sinistro della torretta, in modo da essere azionabile dal
servente) per appoggiare la fanteria;
· l'adozione di una linea di catene terminanti con una palla d'acciaio,
che pendono da sotto il cesto della torre e arrivano quasi a filo con
lo scafo per fare detonare eventuali granate a razzo (RPG) o proiettili
HEAT prima che colpiscano l'anello posteriore della torre;
· l'aggiunta delle corazze modulari, che in caso di danneggiamento è
possibile sostituire agevolmente.
IL KIT
:
Il kit si presenta dettagliato, preciso nei particolari e con
istruzioni chiare.
Ho passato una leggera mano di primer della Tamiya,
dopo una rapida sgrassatura dei pezzi, ottenuta immergendo i pezzi,
ancora attaccati allo sprue, in acqua saponata.
Ho, poi, cominciato
l'assemblaggio, partendo dallo scafo superiore.
Sono passato, poi, alla
parte inferiore, con ruote e treno di rotolamento.
I pezzi si
assemblano senza grossi problemi.
Stesso discorso per la torretta…ho
solo riprodotto il cavo coassiale che permette di manovrare la
mitragliatrice di sinistra, vista frontale e aggiunto un po’ di stucco
per rifare la copertura in gomma del brandeggio del cannone.
Ho montato i cingoli al carro, senza particolari problemi, cercando di
dare l’effetto peso...ma poi ci ho ripensato in quanto la mia idea è
quella di rappresentarlo in movimento, durante una prova sul campo,
quindi leggermente tesi.
Non dimentichiamoci, infatti, che il modello
in realizzazione è un prototipo, tra l’altro senza insegne, al di fuori
della targa.
Sono, di seguito, passato alla prova assemblaggio tra scafo superiore
ed inferiore...a parte qualche fessurazione, che ho prontamente
eliminato con stucco liquido, l’operazione è riuscita.
COLORAZIONE
Ho cominciato la colorazione utilizzando, per i
particolari, il desert
yellow della Tamiya (XF 59), dato a pennello, poi una passata di color
sabbia spray di fondo, di tonalità più gialla, e poi di nuovo il desert
yellow con aeropenna, in modo che il colore si distribuisca in modo più
omogeneo. La fase di colorazione è stata preceduta da una mano di
primer, prima grigio (Tamiya) e poi nero (Army Painter), in modo da
favorire le ombreggiature.
Terminata la prima fase di colorazione, ho continuato con drybrush e
invecchiamenti vari...grasso, sporco, polvere, usura della corazza,
immaginando che un prototipo come questo venisse provato su vari
terreni per testarne l'operatività.
BASETTA e DIORAMA
Il mezzo corazzato mi piace posizionarlo e ambientarlo su una basetta,
in modo da dargli un minimo di dinamismo nella sua staticità. Per il
Merkava ho pensato di riprodurlo durante una prova nel deserto, quindi
in movimento…obiettivo arduo ma ci provo!!!
Ho cominciato, quindi,
dalla basetta.
Ho steso, in pratica, il Das su una basetta di plastica.
Ho
poi spalmato, sopra il DAS indurito, la colla vinilica e poi, subito
dopo, della sabbia mista a ghiaia fine sopra la colla vinilica fresca,
da presepio...imprimendovi, anche le impronte del cingolo del carro.
Ho
lasciato, poi, asciugare il tutto.
Dopo qualche giorno, ho soffiato via
la parte di sabbia-terra in eccesso e ho dato una mano di colore spray
sabbia-terra scuro, in modo da riprodurre il terreno desertico.
Ho poi
sistemato il carro sulla basetta con l’intenzione di imprimere un
notevole movimento al modello.
In pratica, fumo e polvere che si alzano
dal carro.
Per farli mi sono procurato il normale cotone idrofilo
(ovatta) che ho sfilacciato, laccato (per dargli un minimo di rigidità)
e colorato ad aeropenna con il color polvere (buff) della Tamiya.
In
seguito ho, poi, dato una lieve passata spray di pigmenti terra e
sabbia della Lifecolor.
Modellista: Giuseppe Brocchini