L’incrociatore
portaeromobili “Giuseppe Garibaldi” è una nave della Marina Militare
che prende il nome dal generale del Risorgimento Giuseppe Garibaldi. La
nave fu ed è tuttora la prima portaerei nella storia della Marina
Militare ad entrare in servizio attivo dato che due navi portaerei
precedenti, l’“Aquila” e lo “Sparviero”, furono realizzate nel corso
della seconda guerra mondiale, ma non entrarono mai in servizio.
La sua costruzione fu programmata in base alla Legge navale del 1975,
dopo che nel 1974 la Marina Militare aveva sottoposto all’industria
italiana un progetto di massima per la realizzazione di una nave a
tutto ponte.
Il progetto iniziale prevedeva un ponte di volo piatto tipico delle
navi portaelicotteri. Ad un progetto della Breda s’impone il progetto
presentato dalla Italcantieri.
La nave fu ordinata dalla Marina Militare il 21 novembre 1977 e il
contratto con l’Italcantieri fu firmato il 20 febbraio 1978. La
costruzione della nave avvenne nel cantiere di Monfalcone.
Il taglio della prima lamiera è avvenuto il 28 aprile 1980 e il 9
settembre dello stesso anno ebbe inizio la costruzione del primo blocco
in officina. Il 26 marzo 1981 il primo blocco venne impostato sullo
scalo del cantiere navale di Monfalcone.
Il 31 gennaio 1983 viene ultimato il montaggio dell’ultimo blocco sullo
scalo e il 19 aprile viene completata la costruzione della
sovrastruttura. La nave fu varata il 4 giugno 1983 alla presenza del
Presidente del
Consiglio dei Ministri Amintore Fanfani e del Ministro della Difesa
Lelio Lagorio che tenne il discorso inaugurale. Madrina del varo fu la
signora Flavia Donata Solvetti in Garibaldi, moglie dell’ultimo
discendente dell’Eroe dei due mondi.
Dopo le prove in mare iniziate il 3 dicembre 1984 la nave è stata
consegnata alla Marina Militare il 30 settembre 1985 ed al momento
della sua entrata in servizio era la portaerei più piccola al mondo.
Il 13 ottobre 2013, la nave è stata trasferita presso l’Arsenale
Militare Marittimo di Taranto, per effettuare una profonda
ristrutturazione svolta dalle maestranze dell’Arsenale.
I lavori riguarderanno principalmente il rifacimento dell’apparato
propulsivo, di tutti gli impianti ausiliari, come ai gruppi elettrogeni
e la manutenzione ordinaria in genere e l’ordinario carenaggio oltre
alla bonifica d’amianto da alcuni impianti.
La portaerei “Giuseppe Garibaldi” risponde perfettamente ai bisogni e
alle esigenze militari della NATO poste fin dal 1949, ovvero è una nave
in grado di ospitare molti elicotteri, che rappresentavano per la NATO,
un “lungo fucile” nella battaglia ai sommergibili, ed inoltre poteva
ospitare i nuovi aeroplani, che erano utilizzati, per la difesa
antiaerea. Queste novità furono introdotte, a causa della numerosa
presenza di sommergibili sovietici, nel Mediterraneo. Oltre a queste
novità, la portaerei “Giuseppe Garibaldi”, era ed è una nave in grado
di neutralizzare un battello nemico, prima che questo raggiunga la
distanza per passare all’attacco.
Com’era e com’è la vita a bordo di questa nave militare?
Dalle 7.00
alle 8.15 di mattina c’è il consumo della colazione nella sala mensa.
La giornata continua con la pulizia e la “disinfettazione” da parte del
personale, tranne coloro che sono di “guardia”.
Alle 13.15 viene fornito il pranzo nelle mense.
Alle 20.30 è fornita la cena nelle mense, e una volta finita la cena,
l’equipaggio può dedicarsi all’allenamento fisico o a quello sportivo o
ancora a quello culturale; oppure si può rimanere nel proprio alloggio
per fare un sonnellino, per scrivere la corrispondenza per la propria
famiglia, e per lavorare al computer.
(ricerche storiche e redazionali eseguite da Stefano Bardi)