Le altre fasi costruttive, le trovi nell' indice lavori
Mentre
a casa prosegue il lavoro sulle varie zone di manovra, barcarizzi ecc.
parzialmente visibili dall’esterno, attraverso le varie aperture sullo
scafo, realizzate in “scatole applicabili successivamente alla “nave”,
in sede abbiamo continuato a lavorare sulla scafo.
La finitura per eliminare, bozze, graffi evidenti ecc. sono state fatte
con stucco metallico bicomponente, soprattutto nella zona di prua,
mentre nelle altre zone si è usato prevalentemente stucco da “intonaco”
K2 e similari. Fatto questo il modello è stato portato all’aperto per
applicare abbondanti passate di fondo riempitivo in bomboletta spray
della Arexons, in pratica uno stucco liquido. Il lavoro è stato fatto
all’aperto per evitare intossicazioni nel locale poco areato del
laboratorio. Sempre all’aperto e sul cassone di un furgone di un socio
abbiamo tracciato sullo scafo del modello posato rovesciato sul pianale
del mezzo, la linea di galleggiamento e la linea ad esso parallela
della fascia nera, usando un truschino realizzato in casa dove è stata
fissata la punta di una matita.
Nel frattempo dopo aver realizzato 2 tagli longitudinali abbiamo
montate le 2 alette stabilizzatrici, fatte con una lama di metallo
dotate di un bordo di uscita dal profilo arrotondato. Il Garibaldi è
dotato di 4 pinne retrattili ruotanti che servono per movimenti
laterali di manovra. Esse hanno un profilo tipo timone. Dopo aver
realizzato un prototipo in legno le 4 pinne sono state stampate in
resina, con lo stampo in gomma siliconica realizzato usando l’originale
di legno come matrice. Avendo lo stampo, nel caso malaugurato che una
pinna si rompa, possiamo tranquillamente stamparne una nuova e
montarla. Questo procedimento ha il vantaggio di avere pinne tutte
uguali.
In precedenza avevamo montato già il timone, in alluminio, dotato di
movimento ed i supporti dove scorreranno gli alberi delle eliche.
Dopo questa fase e con le opportune mascherature abbiamo verniciato
l’opera viva in rosso antialghe e la fascia nera sulla linea di
galleggiamento, entrambe con colori ad acqua della Puravest, il rosso
realizzato su nostro campione. Sono state realizzate le principali
saldature dei ponti e quelle principali verticali, simulandole con
delle sottili linee fatte con stucco K2, in linee delimitate con nastro
adesivo. Poi sono state carteggiate per renderle più sottili ed
uniformi.
Ora si procederà con il completamento dei dettagli sull’opera morta
dello scafo prima di applicare la vernice grigia.