MODELLO DELLA PORTAEREI GARIBALDI

                                                                        3° Parte “Lo scafo”



Le altre fasi costruttive, le trovi nell' indice lavori
- Mentre a casa prosegue il lavoro sulle varie zone di manovra, barcarizzi ecc. parzialmente visibili dall’esterno, attraverso le varie aperture sullo scafo, realizzate in “scatole applicabili successivamente alla “nave”, in sede abbiamo continuato a lavorare sulla scafo. La finitura per eliminare, bozze, graffi evidenti ecc. sono state fatte con stucco metallico bicomponente, soprattutto nella zona di prua, mentre nelle altre zone si è usato prevalentemente stucco da “intonaco” K2 e similari. Fatto questo il modello è stato portato all’aperto per applicare abbondanti passate di fondo riempitivo in bomboletta spray della Arexons, in pratica uno stucco liquido. Il lavoro è stato fatto all’aperto per evitare intossicazioni nel locale poco areato del laboratorio. Sempre all’aperto e sul cassone di un furgone di un socio abbiamo tracciato sullo scafo del modello posato rovesciato sul pianale del mezzo, la linea di galleggiamento e la linea ad esso parallela della fascia nera, usando un truschino realizzato in casa dove è stata fissata la punta di una matita. Nel frattempo dopo aver realizzato 2 tagli longitudinali abbiamo montate le 2 alette stabilizzatrici, fatte con una lama di metallo dotate di un bordo di uscita dal profilo arrotondato. Il Garibaldi è dotato di 4 pinne retrattili ruotanti che servono per movimenti laterali di manovra. Esse hanno un profilo tipo timone. - --Dopo aver realizzato un prototipo in legno le 4 pinne sono state stampate in resina, con lo stampo in gomma siliconica realizzato usando l’originale di legno come matrice. Avendo lo stampo, nel caso malaugurato che una pinna si rompa, possiamo tranquillamente stamparne una nuova e montarla. Questo procedimento ha il vantaggio di avere pinne tutte uguali. In precedenza avevamo montato già il timone, in alluminio, dotato di movimento ed i supporti dove scorreranno gli alberi delle eliche. Dopo questa fase e con le opportune mascherature abbiamo verniciato l’opera viva in rosso antialghe e la fascia nera sulla linea di galleggiamento, entrambe con colori ad acqua della Puravest, il rosso realizzato su nostro campione. Sono state realizzate le principali saldature dei ponti e quelle principali verticali, simulandole con delle sottili linee fatte con stucco K2, in linee delimitate con nastro adesivo. Poi sono state carteggiate per renderle più sottili ed uniformi. Ora si procederà con il completamento dei dettagli sull’opera morta dello scafo prima di applicare la vernice grigia.  

ASSOCIAZIONE MODELLISTI CHIARAVALLESI
                                                                                                                                    
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