Le altre fasi costruttive, le trovi nell' indice lavori
La nave è dotata oltre che delle zone di manovra di prua e di poppa, di
2 zone di manovra centrali, una per lato, per assicurare la nave ad un
ormeggio e per operare nelle manovre. Normalmente viene usata quella di
dritta, lato dove sono ubicati 2 barcarizzi, uno a prua e l’altro verso
poppa, dai quali attraverso i corpi di guardia si accede alla nave.
Nel nostro modello le 2 zone di manovra e i 2 barcarizzi sono
realizzate in scatole di legno compensato come entità pre-fabbricate da
montare in corrispondenza delle apposite aperture nello scafo.
Le scatole hanno il lato superiore aperto per facilitare l’allestimento
interno ; il soffitto verrà montato a fine lavoro quando saremo in
procinto di fissarle allo scafo, dopo che lo stesso sarà stato
verniciato.
All’interno delle “scatole” il dettaglio, come nel resto del modello, è
stato curato al massimo, grazie alla ricca documentazione fotografica
disponibile.
Ci sono tra le altre cose, argani girevoli, bitte girevoli, passacavi,
manichette, cassette, armadi eccetera. Risolvere i problemi costruttivi
connessi ad ognuno di questi apparecchi, e realizzare dei master
significa trovarsi il lavoro già fatto anche per le altre zone, dove
numerose, sono installate le stesse dotazioni. Queste zone, a modello
finito saranno visibili solo attraverso il foro corrispondente presente
sulla fiancata; per esaltare i particolari abbiamo previsto di
installare sul soffitto di ogni singola “scatoletta” delle luci al led,
in fori predisposti all’uopo.
I dispositivi di illuminazione navali sono stati predisposti con
sezioni di tubetti di un paio di diametri diversi.
Le superfici interne sono state rivestite in plasticard, applicato con
vinavil nella zona oggetto di questo articolo e con colla bicomponente
nelle altre.
Questo faciliterà il montaggio di tutti gli accessori e particolari,
molti dei quali realizzati a loro volta in plasticard.
Gli argani sono stati finemente realizzati in ottone, ovviamente
verniciati poi. Molto tempo è stato assorbito dalla realizzazione
integralmente manuale, con plasticard, stucco e tubetti di polistirene,
delle bitte girevoli e dei passacavi.
Le bitte realizzate inizialmente in ottone erano troppo grandi. Alcune
sono state rimpiccolite, le altre usate come prototipi. Completati i
prototipi, pensati per essere facilmente stampati, abbiamo realizzato
dei calchi in gomma siliconica degli stessi e quindi i particolari sono
stati riprodotti in resina bicomponente Synto-Foam della Prochima.
Nel caso delle bitte girevoli, i rulli sono stati realizzati con
tubetti del diametro opportuno, montati uno ad uno sui telai replicati
invece in resina.
Anche le porte stagne sono state stampate in resina, come al solito con
uno stampo in gomma siliconica, ottenuto da un master originale, in
plasticard. I maniglioni a ruota sono in metallo mentre i rinvii sono
in tubetti pieni di polistirene.
Abbiamo iniziato a realizzare le decal su carta apposita solo dopo aver
completato questa scatola; qui sono ancora un po’ più rudimentali.
Le manichette sono realizzate in tubo di rame, schiacciato fino a
formare un piattino, con un apposito strumento da orafo, tagliato in
strisce della lunghezza opportuna, ripiegate come lo sono le vere
manichette.
Nello stato attuale non sono stati montati i candelieri, realizzati in
fili di ottone e/o rame saldati a stagno, perché andranno montati
quando si accoppierà la scatola allo scafo. In corrispondenza delle
zone di manovra centrale, sullo scafo sono presenti delle piastre
saldate sopra all’opera morta, opportunamente “sfinestrate”.
Quello di dritta ha quatto aperture rettangolari, con colonne in
scatolato di rinforzo dalla parte interna.
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