Il Giro Modellistico di Chiaravalle si arricchisce di un nuovo modello,
l’Abbazia di Santa Maria in Castagnola, realizzato
da Leonello Pieralisi che verrà collocato nella rotatoria
in fondo a Via Marconi, in bella vista per chi arriva
nella nostra città provenendo da Rocca Priora.
L’Associazione fin
dai suoi esordi ha collaborato con le varie
Amministrazioni Comunali succedutesi nel tempo, per arricchire l’arredo
cittadino urbano, elaborando e realizzando dei progetti sociali, di
modelli o manufatti evocativi che hanno trovato collocazione in alcuni
spazi cittadini. Qui nel nostro sito potete trovare
un’apposita
sezione, denominata appunto: “Giro modellistico di Chiaravalle”. Il
primo progetto è stato un modello super dettagliato dell’Abbazia
cistercense, primo monumento cittadino, interamente realizzato in veri
mattoncini di terracotta auto costruiti, grazie all’opera prestata in
primis dal nostro socio-storico Gianni Lupini che ha poi realizzato con
la collaborazione dell’Associazione, il bellissimo ed originale
monumento alla bicicletta, collocato in Largo 2 Giugno; il palo della
Libertà, per volontà dell’Amministrazione di allora che ha denominato
lo spazio in questione proprio, Parco della Libertà e la riproduzione
della Caffettiera “Moka”, attualmente un po’ defilata, in una pista
ciclabile all’ingresso di Chiaravalle venendo da Jesi. E’
stata poi la
volta dell’Astrolabio di Ipazia, realizzato da alcuni soci coordinati
da Leonello Pieralisi, con la collaborazione della Prof.ssa Mazzella,
che fa bella mostra di se in un’apposita teca, lungo la ciclabile
dedicata proprio all’Astronoma Egiziana, a ridosso di Via Verdi.
Ed ora ritornando al tema più caro ai Chiaravallesi, è
stata la volta
di riprendere la costruzione di “Cattedrali”. Forse i
modellisti
debbono farsi perdonare i “peccati” commessi durante i loro certosini
lavori delicati, al limite della pazienza, necessari a completare i
propri modelli? Forse per questo è stata subito accolta la
proposta
partita da un’idea del Sindaco Damiano Costantini che nell’estate del
2015 chiese al Presidente Moreno Bartolucci, se i modellisti sarebbero
stati disposti a realizzare una nuova riproduzione di Santa Maria in
Castagnola, da collocare questa volta all’aperto, nella rotatoria di
ingresso in città per chi proviene da Rocca Priora, in prossimità della
Manifattura Tabacchi.
Dovendo pensare ad un lavoro da esporre alle intemperie, ci si è
orientati su un materiale adatto, come l’acciaio Corten, resistente
alla corrosione grazie alla patina di ossido che si forma sulla
superficie.
Ci è sembrato il materiale
migliore per una questione
cromatica e per evitare riflessi di luce dannosi alla circolazione
automobilistica.
Visto che si
trattava di lavorare il metallo, il primo
a cui abbiamo pensato è stato Leonello “Lello” Pieralisi, uno dei
nostri soci più valenti nel trattare questo materiale. Lui
ha fatto
subito sua la proposta e si è buttato a capofitto nell’ideazione di un
modello. Grazie alla sua visione pratica e d’insieme dei
problemi
costruttivi, Lello è riuscito a trasformare una proposta in una cosa
concreta, con tutte le soluzioni ai problemi inevitabili che si
sarebbero presentati. Lo spunto gli è venuto da una vecchia cartolina
postale che ritrae l’Abbazia nella prospettiva in cui si voleva far
vedere l’opera di tre quarti, a chi entra a Chiaravalle, posta al
centro della rotatoria, con una siepe sullo sfondo. Per sottoporre
l’idea realizzativa al Comune , il socio
Sandro Santillo ha realizzato una riduzione del modello in legno, da
sottoporre alla Giunta per l’approvazione.
Una volta ricevuto
l’ok, Il nostro tesoriere Alessandrino Gueli ha
sviluppato il progetto esecutivo al CAD, incorporando tutti gli
accorgimenti tecnici per costruire il modello in sezioni, date le
dimensioni, assemblabili successivamente su un plinto che sarebbe
servito da base per esporre il manufatto. Questa fase è
stata molto
laboriosa, perché come si sa, è dal progetto, che nasce un buon lavoro.
Tutti i disegni, realizzati nel formato DXF, sono stati poi
passati ad
un’azienda locale che ha effettuato il taglio al laser dell’acciaio, di
tutti i pannelli in cui è stato “spacchettato” il progetto.
Trattandosi di un
opera che normalmente sarà visto da chi transita in
automobile entrando a Chiaravalle, il modello nelle intenzioni avrebbe
dovuto essere “essenziale”; infatti riproduce la facciata ed un solo
lato, senza troppi dettagli. Ma Lello, da buon modellista, a
mano a
mano che vedeva nascere la “creatura”, ha cominciato a dire: "ma perché
non facciamo anche un bel rosone, perché non ci facciamo la campana?
Perché non facciamo una bella inferriata?" In questa fase
è stato
coinvolto l’amico Andrea Badiali che ha realizzato il disegno fedele
dell’inferriata presente all’ingresso del nartece dell’Abbazia. E
dagli oggi e dagli domani, il lavoro
si è arricchito di piccoli e grandi capolavori che lo rendono stupendo,
anche se sarà visto usualmente da lontano. Un
ringraziamento
particolare va ad Andrea Badiali già citato, alla ditta Andrea
Testaferri che ha aiutato Lello nelle fasi di piegatura dei pannelli ed
alla famiglia Tarabelli che ha prestato il garage, dove sono stati
saldati i moduli pre assemblati del modello; vanno inoltre ringraziati
altri soci ed amici che hanno collaborato, ciascuno per ciò che poteva
fare: Aldo Fiorani, Mauro Graziani, Lorenzo Martarelli, Raffaele
Borreggine, Sergio
Denoia e Tonino Chiucchiù. Il Comune che ha finanziato l’opera, ha
cercato di fare il massimo per la collocazione del modello, realizzando
un idoneo basamento, l’illuminazione e
tutto
ciò che possa valorizzare al meglio il manufatto che costituirà un
richiamo, a visitare in definitiva, il nostro splendido monumento
cittadino, così come era nelle intenzioni del Sindaco che è stato il
primo sostenitore di questo lavoro, biglietto da visita di Chiaravalle.