AMC Testata 10 anniversario

Il Palo della Libertà-


Il palo della libertà

Chiaravalle, 20 marzo 2010

A Chiaravalle è stato piantato un palo della Libertà, che il nostro socio Gianni Lupini, supportato dall’Associazione nella ricerca storica, ha realizzato e donato all’Amministrazione Comunale, che lo ha posto all’ingresso di un nuovo spazio verde pubblico, denominato appunto “Parco della Libertà”.

Sabato 20 marzo si è ripetuto un gesto che affonda le radici nel passato delle festività pagane, collegate al rito della fertilità e della luce, opportunamente in concomitanza all’equinozio di primavera. A quell’epoca si piantavano degli alberi, in genere degli olmi addobbati di oggetti ed intorno ad essi si festeggiava l’inizio della bella stagione e la gioia di lasciarsi alle spalle le tenebre invernali.

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L’albero della libertà riprodotto a Chiaravalle è però una “replica” di quegli esemplari diffusi e resi popolari in epoca napoleonica dai giocobini in tutta Europa, quando usavano contrassegnare le terre “affrancate”, piantando di sovente un palo, sormontato da un cappello frigio e recante un cartello con su scritto “Passans cette terre sont libre” (Passante, queste terre sono libere). Il cappello frigio era già da millenni un simbolo di libertà, da quando introdotto dai romani era un elemento per riconoscere gli schiavi liberti, “affrancati” appunto dalla schiavitù.

Il nostro socio Lupini, che già in altre occasione si è distinto oltre che per qualità modellistiche, per uno spirito di servizio alla collettività fuori dal comune, ha realizzato il cappello frigio in terracotta, di dimensioni diciamo, ciclopiche, in modo da renderlo ben visibile in cima ad un palo di circa 6 metri. - Il berretto reca i simboli della rivoluzione francese: la coccarda ed i nastrini col tricolore di Francia alla sua base, realizzati in metallo verniciato a forno. A portata di sguardo, lungo il palo, un cartello realizzato in formelle di argilla cotta e decorata a mano, applicata su un supporto in ferro, riporta la scritta già citata in francese: “Passans cette terre sont libre”. Il lavoro è ispirato ad un acquerello realizzato dal poeta massimo del romanticismo tedesco Goethe nel 1793 che riproduceva l’albero della libertà, piantato dai giacobini che fondarono la Repubblica di Magonza, liberata dalla tirannide aristocratica.

La cerimonia di intitolazione dello spazio alla Libertà, organizzata dall’Assessore Moscatelli, l’inaugurazione dell’albero stesso sono state condotte dal Sindaco di Chiaravalle Dott.sa Daniela Montali, con un intervento del Prof. Vernelli che ha raccontato la storia ed i significati degli alberi della libertà. La signora Petrini ha eseguito accompagnata dalla sola chitarra un paio di pezzi dedicati alla libertà di Bob Dylan e Libertà appunto di Giorgio Gaber, intervallandosi al Consigliere Comunale Giovanni Spinsanti, che ha letto brevi passi che “raccontano” il senso innato della libertà dell’uomo nei secoli. La cerimonia, alla quale erano presenti numerosi cittadini è stata sobria e semplice, ma assolutamente azzeccata ed in linea con il più fiero spirito di libertà trascendente il tempo, rappresentato da questo lavoro realizzato dal nostro amico e socio Gianni Lupini, in collaborazione con l’Associazione Modellisti Chiaravallesi.

   


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