La
domenica del vapore vivo.
Dagli e dagli anche questa esibizione sta diventando una bella ricorrenza del periodo delle festività natalizie a Chiaravalle. Il settore del vapore vivo e meccanico in genere è un fiore all’occhiello dell’Associazione Modellisti Chiaravallesi, grazie all’impegno di tre soci in particolare: Giancarlo Anselmi, Franco Cucchi e Leonello Pieralisi.
Questo comparto di nicchia del modellismo, alle nostre latitudini è piuttosto nuovo e poco diffuso. Per questo riesce ad attirare appassionati anche da fuori provincia, quando c’è la possibilità di fare qualche esibizione come quella di domenica 30 dicembre, una giornata fredda ma baciata dal sole e che è stata particolarmente esaltante per noi.
Andiamo per ordine. Il modellismo meccanico in genere, con la sua applicazione nell’ambito delle macchine a vapore o altre motorizzazioni è particolarmente affascinante e didattica. Anche coloro poco addentro agli aspetti meccanici possono apprezzare con gusto la raffinatezza e la complessità delle realizzazioni che rappresentano oltretutto un incredibile banco di scuola per capire l’evoluzione delle motorizzazioni e delle applicazioni pratiche che hanno portato alle rivoluzioni industriali. Un osservatore attento, guidato dai nostri modellisti potrebbe ripercorrere i due secoli e mezzo dalle scoperte di Watt fin quasi ai giorni nostri, quando l’elettronica in qualche modo ha posto in secondo piano la costruzione meccanica, che è pur sempre alla base di ogni macchina. Quindi il primo aspetto che si apprezza è questa riconduzione all’evoluzione per capirla.
Il secondo aspetto fondamentale è il riconoscimento delle capacità di questi modellisti. Categoria poco diffusa semplicemente perché molto difficile. Capire la meccanica anche da autodidatti è fondamentale prima di avventurarsi in realizzazioni di questo tipo. Va dato ancor più merito ai nostri perché sono appunto persone intelligenti che con applicazione e sacrificio, in età adulta, senza studi accademici alle spalle, con curiosità innata, sono in grado di studiare e capire le macchine che vogliono riprodurre.
Infine va dato atto che con mezzi ed attrezzature in linea di massima hobbistiche, grazie ad una manualità e capacità pratica di assoluto livello, sono in grado di realizzare macchine capaci di funzionare al pari di quelle vere che intendono riprodurre.
Le locomotive a vapore sono la sublimazione di tutto quanto sopra, in quanto su un’apposita ferrovia, ovviamente autocostruita, riescono a trasportare delle persone. Le macchine operatrici di Franco Cucchi sono altrettanto affascinanti anche se meno appariscenti, comunque in grado di realizzare i lavori per cui sono state costruite quelle originali.
Ieri grazie alla bella giornata, le due locomotive di Anselmi e Pieralisi hanno trasportato oltre 170 bambini, con gioia reciproca. La task force dell’A.M.C. è stata come sempre all’altezza, allestendo e smontando tutto l’apparato nell’arco di 10 ore, lungo Viale Montessori.
Moreno Bartolucci
Presidente A.M.C.