I Diavoli Rossi                                              
VISITA AL 6 STORMO
"I DIAVOLI ROSSI"

16 Ottobre 2013




Quando si dice che tutti gli impegni si accavallano; infatti nel giro di 4 giorni, dal 13 al 16 ottobre ci sono stati tanti eventi per la nostra associazione, fortunatamente tutti belli!
Abbiamo iniziato domenica 13 con la manifestazione dei treni a vapore vivo e non solo, per la Giornata ad impatto zero organizzata dal comune di Chiaravalle; poi ad Ancona sono arrivate le 2 unità della Marina Militare: Nave San Marco e soprattutto la fregata Bergamini, nuovissima nave della classe FREMM; una tentazione irresistibile per noi appassionati per lasciarcela sfuggire.
Il giorno 16, la Bergamini ha ricevuto ad Ancona la bandiera di combattimento, ma per quella data, programmata da tempo, dopo numerosi rinvii, la nostra Associazione aveva ricevuto autorizzazione a visitare il 6° Stormo dell’Aeronautica Militare, presso l’aeroporto di Ghedi, nel bresciano. Con un po’ d’impegno, siamo riusciti a far tutto, perbacco!! Foto di gruppo Non possiamo nascondere che questa visita ad una struttura dell’A.M.I., come sta accadendo ormai da un po’ di tempo, sia stata solo parzialmente soddisfacente.
Infatti se rispetto alla visita alla 46° Aerobrigata di Pisa, questa volta ci è stato consentito di visitare parecchie installazioni onestamente interessantissime, la rigidità nel limitare la possibilità di fotografare ci è sembrata eccessiva, vista l’”età dei soggetti”.
Del Tornado ormai si sa tutto e si è visto tutto.
Ma nuove disposizioni legano le mani ai militari incaricati di accompagnare i visitatori, responsabilizzandoli oltre misura per quello che potrebbe essere successivamente pubblicato sul web. Quindi se da un lato è doveroso ringraziare i nostri ospiti di Ghedi, peraltro marchigiani anch’essi, per la buona volontà, dobbiamo far notare il diverso atteggiamento che abbiamo notato tra Aeronautica Militare e Marina Militare ad esempio.
I Diavoli RossiI Diavoli RossiI Diavoli RossiI Diavoli RossiI Diavoli RossiI Diavoli RossiLa nostra visita a Ghedi è iniziata dai gate guardian, ben 2 in questo caso, oltre a diversi altri aerei “storici” dello stormo disseminati per l’enorme base. Un F104 ed un Tornado, ben tenuti, fanno mostra di sé già al cancello, mentre abbiamo potuto vedere e fotografare 2 F-84, nelle zone dei vari gruppi di volo. Un MB-326, invece apparentemente abbandonato, languiva in distanza.  Ci siamo diretti poi alla linea di volo. La linea di volo a Ghedi è dispersa quasi sull’intera lunghezza dell’aeroporto e da lì gli aerei compiono un lungo rullaggio per arrivare alla pista di decollo, che durante la guerra fredda era collegata con la vicina pista dell’aeroporto civile di Montichiari. I vecchi shelter in cemento armato sono distanti. Noi abbiamo potuto effettuare il walk around e salire al livello dell’abitacolo, senza potervi entrare, di un Tornado appositamente sistemato all’interno di un ricovero che serve a proteggere macchine e specialisti dagli elementi atmosferici, durante il lavoro in pista. I grandi lavori ed i rimessaggi di maggior durata ovviamente vengono effettuati altrove. ---Lo stesso aereo era stato usato il giorno precedente per realizzare un servizio fotografico di moda. 
Durante la nostra permanenza l’attività di volo è stata intensa per lo standard della nostra Arma Aerea, con diversi atterraggi ed un paio di decolli almeno, a cui abbiamo potuto assistere da debita distanza. Ma la spinta dei motori Turbo Union, con post bruciatore toglie letteralmente il respiro. Uno spettacolo! 
Il tour comprendeva anche la visita al simulatore di volo, sul quale siamo potuti salire mentre uno specialista ci illustrava in maniera chiara quanto avviene durante il volo simulato, al quale si ricorre in maniera massiccia. Un equipaggio appena destinato allo Stormo, nel frattempo, svolgeva il briefing pre-operativo in una stanzetta prospicente.
- ---I lavori in corso all’interno della base ci hanno impedito di visitare l’hangar gestione manutenzioni, ma dopo un po’ di insistenza, siamo stati ammessi all’interno del reparto motori. Unico in Italia ad occuparsi dei lavori sui Turbo Union.
Un tecnico che trasudava passione ci ha spiegato, sia il funzionamento basilare dei turbogetti, ma anche le differenze tra le varie versioni di questo motore, mostrandoci componenti e particolari smontati, in maniera minuziosa; la spiegazione ha riguardato anche le modalità di controllo e verifica che si effettuano sui motori, nei vari stadi della loro vita e come vengono deliberati dopo il test che si effettua al dinamometro del banco prova, presente nella base. In questo locale le macchine fotografiche non sono state ammesse.
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In definitiva abbiamo visto e compreso abbastanza sulla vita di questo reparto storico della nostra aviazione, decisamente corposo come organico, dal momento che tutti i Tornado nel ruolo di cacciabombardieri sono concentrati qui. Unica altra unità dotata di questo “cattivissimo” biposto marcato Panavia è il 50° Stormo a Piacenza che opera però nel ruolo di interdizione e di guerra elettronica.
-- Diverse macchine che abbiamo osservato da lontano sono state cannibalizzate per mantenere in efficienza quelle con meno ore di volo o sono in attesa degli aggiornamenti che dovrebbero estenderne la vita almeno fino al 2020, attendendo forse, gli F-35, altrimenti si chiude. La giornata è stata comunque positiva, oltretutto favorita da un meteo estivo. Sulla strada del rientro, a 2 passi da Ghedi praticamente, abbiamo fatto tappa a Sirmione, sul lago di Garda, dove il tempo estivo aveva fatto riversare una quantità di turisti, tanto da farci sentire ancora per un giorno, in vacanza.


ASSOCIAZIONE MODELLISTI CHIARAVALLESI





 
  
 

 
 

     

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