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Corvette ad Ancona


UNA GRADITA SORPRESA 


Luglio 2013


Sfogliando il Corriere Adriatico, un trafiletto nelle pagine di Ancona riferivano che il Sindaco di Ancona aveva ricevuto i Comandanti di tre corvette della Marina Militare in visita al porto di Ancona, senza aggiungere ulteriori dettagli. Ma tanto bastava per far accendere in me la fiammella della speranza di poter rivedere ad Ancona, dopo tempo immemore, delle navi “grigie”.

Oggi 14 luglio, nel primissimo pomeriggio, ho fatto vela verso il porto dorico, sperando che le 3 unità della Marina fossero ancora alla fonda.

Entrare in porto con qualsiasi mezzo diverso dal cavallo di San Francesco, oggigiorno è impossibile.

Dall’ingresso di fronte al teatro delle Muse mi sono incamminato quindi verso l’ingresso della Fincantieri, dove avevo intravisto le estremità delle sovrastrutture inconfondibili di unità militari. La camminata in verità è piuttosto lunga e con il caldo pomeridiano non è troppo invitante per nessuno arrivare al molo della vecchia darsena, prospicente i Vigili del Fuoco. Ma ne è valsa la pena. 

Le 3 unità della classe Minerva, presenti sono: nave Danaide, Fenice ed Urania, con queste ultime 2 ancorate una a fianco all’altra, mentre Danaide è sull’altro lato dello specchio d’acqua.- --  Sono arrivato troppo presto. Non si può ancora salire a bordo, così ne approfitto per fare un walk-around dal molo, visionando da terra il lato di dritta della Danaide e quello di babordo della Fenice.

Queste 3 unità fanno parte di un totale di 8 unità della Classe Minerva, costruite negli anni ’80 da Fincantieri nell’arsenale di Riva di Trigoso.

Da allora hanno costituito il nerbo della “forza lavoro” della Marina, in ruoli che andavano dalla scorta/difesa di unità maggiori, con capacità antisom, antiaerea, antinave e di supporto, in una pletora di lavori secondari, ma sempre più numerosi, dati dall’evoluzione della politica e delle dinamiche migratorie nel Mediterraneo.---- Negli anni hanno perso parte della loro dotazione prettamente bellica, come i sistemi antisom; alcune unità, come nave Urania presente ad Ancona, sono state private del sistema antiaereo Albatros per missili Aspide (quello dell’Urania ora è stato montato, come ricambio sul Garibaldi) e per assicurare l’operatività di alcune unità, altre sono state parzialmente cannibalizzate.  Una volta saliti a bordo, -----accolti come sempre cordialmente da parte degli uomini della nostra Marina, abbiamo iniziato il giro di nave Fenice, accompagnati da un loquace sottufficiale. Ci ha spiegato che l’intera forza delle corvette classe Minerva, navi da 1.280 tonnellate a pieno carico, per 87 m. di lunghezza è di base ad Augusta in Sicilia.

La loro puntata ad Ancona è in funzione di una campagna addestrativa di scuola comando per aspiranti comandanti di unità navali ed in questo caso anche a beneficio di cadetti in uscita dall’Accademia; un ruolo svolto con frequenza da queste unità.

Il loro collocamento ad Augusta è in funzione dell’altro ruolo principale svolto in questi ultimi anni. Quello di pattugliamento delle acque tra Italia e nord Africa, in soccorso dei migranti e molto spesso, purtroppo nel recupero di naufraghi e di cadaveri di coloro che non riescono ad arrivare in Italia, con tante storie squallide e di disperazione raccolte. -----Altro compito è quello di proteggere i nostri pescatori ed il traffico commerciale, dalle mire di pirati e male intenzionati di tutti i tipi che dalle nazioni in dissolvimento del Nord Africa infestano il Mediterraneo appunto. Per questo ruolo non sono più necessari i lanciamissili, ma sono sufficienti le armi da difesa ravvicinata, come mitragliere di vario calibro ed un cannone automatico. Per il resto si usano più di frequente le scialuppe e l’infermieria di bordo, visto il tipo di missioni svolte.

Queste navi hanno oltre 25 anni ma debbo dire che si presentano ben tenute e molto efficienti.

Il giro comprende anche un passaggio in plancia, dove ci vengono mostrati i moderni sistemi di navigazione, affiancati dalla classica cartografia, usata come backup.  Dalla chiacchierata emerge la sensazione mia personale, che visti gli attuali scenari geo politici e la situazione economica, forse la Marina avrebbe necessità di un maggior numero di queste navi, semplici, poco costose e con un basso costo di utilizzo, piuttosto che di un Cavour o di unità di maggior glamour, ma scarsamente utilizzabili per ruolo e per i costi d’esercizio proibitivi. - ----I fondi sciupati in missioni all’estero sarebbero meglio spesi per costruire qualche nuova unità di questo tipo, con ricadute benefiche sulla cantieristica, in profonda crisi, come dimostra l’arsenale dorico alle mie spalle, desolatamente privo di costruzioni in corso!

Così termina la piacevole visita. Le 3 corvette domani ripartiranno per la Sicilia e già mercoledì, dopo una breve sosta per rifornirsi di tutto, cambieranno ruolo e ricominceranno a pattugliare il canale di Sicilia, più allo scopo di aiutare i migranti in difficoltà che per impedirne l’arrivo, come è sempre avvenuto per la gente di mare e per le leggi non scritte della solidarietà marinaresca.

Questi mesi estivi sono da picco massimo di arrivi. La mia speranza nel lasciarmi alle spalle queste 3 navi in grigio è che non debbano trascorrere lustri prima di rivederne almeno una ad Ancona.

Ma con la prossima chiusura dell’ammiragliato non sarà facile vederne.


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