Visita all’Aeroclub di Falconara (AN)
Marzo 2013
Noi che viviamo nelle vicinanze di un aeroporto civile e che abbiamo la passione di riprodurre modelli di aerei militari, siamo portati un po’ dall’abitudine alla loro vista, dal loro aspetto tranquillo ed un po’ retrò, a snobbare i piccoli aerei da turismo che sorvolano la nostra zona. Normalmente non ci poniamo il problema di chiederci che tipo di aerei sono e cosa c’è dietro a queste attività con esattezza.
In effetti tutti sappiamo che all’aeroporto di Falconara c’è un Aeroclub che è lì da sempre, ma pochi in realtà l’hanno visitato o sono saliti anche solo per uno scatto, su uno dei loro aerei.
Il nostro socio Adriano Federico Fioretti è socio anche dell’Aeroclub di Ancona ed è in possesso della licenza di pilota privato da diversi anni. Aveva conseguito in verità già una licenza di pilota commerciale in Argentina, suo Paese d’origine. Ma qui da noi tale licenza non è riconosciuta e quindi ha dovuto ricominciare daccapo. Molto gentilmente Federico ci ha invitati a visitare l’Aeroclub, permettendoci di sfondare questa porta aperta, per visitare una realtà consolidata che opera da tanti anni per la diffusione della pratica del volo. I soci del Club sono circa un centinaio; quattro aerei costituiscono la flotta di volo. Una piccola officina interna si occupa della manutenzione ordinaria dei velivoli.
All’Aeroclub è possibile frequentare i corsi di pilotaggio a partire dalla teoria, fino ovviamente alla pratica di volo, con aerei a carrello fisso e retrattile. E’ possibile perfezionare anche il proprio inglese per poter volare all’estero, dove è necessario condurre i dialoghi di volo in lingua.
L’ambiente dell’Aeroclub è tranquillo e cordiale e francamente è secondo me una piccola enclave dove il tempo si è fermato. Non tanto per la tecnologia, anche se siamo di fronte a velivoli dall’aspetto sorpassato a causa delle loro eliche e dei motori a pistoni, quanto per l’atmosfera d’altri tempi che vi regna. Anche la palazzina ricorda quelle degli aeroporti della seconda guerra mondiale, solo colorata un po’ più vivacemente. Purtroppo o per fortuna, la crescita dell’aeroporto commerciale ha cambiato molto la zona circostante, ma qui veramente sembra di essere in una base di tanti anni fa, quando le stesse aeronautiche militari erano considerate degli esclusivi aeroclub. La burocrazia ha chiesto il suo dazio, rendendo l’accesso all’aeroclub un po’ complicato, con permessi da richiedere e controlli di polizia da superare.
Una volta entrati la prima cosa su cui ci siamo soffermati sono stati ovviamente i velivoli, parcheggiati nello spazio retrostante la palazzina, con accesso diretto sulla pista. Federico ci ha accompagnati per un giro nel parcheggio e siamo potuti salire sulle varie macchine. Intanto la normale attività di scuola volo e voli di piacere proseguiva, tra saluti e pacche sulle spalle, tra vecchi amici.
La flotta della scuola è composta da 4 velivoli monomotori, 3 ad ala alta e 1 ad ala bassa. Della ditta Cessna c’è un C172 con Garmin G1000 e un C152. Invece della ditta Tecnam abbiamo un P92 JS. Il più complesso dei velivoli è il Piper PA28 con carrello retrattile e passo variabile da 180HP, un bell’aereo ad ala bassa, molto veloce.
Il Tecnam P92-JS ha delle prestazioni
eccezionali.
Il velivolo e le qualità di volo, insieme ai bassi costi di
esercizio, il
facile pilotaggio e la semplice manutenzione, fanno di questo aereo una
scelta
eccellente per le scuole di volo.
Cessna C172 SP Garmin G1000. La
piattaforma
di formazione ideale. Lo Skyhawk SP è l'ultimo aereo "senza sorprese".
E 'tutto in vetroresina, Garmin G1000 integrato in cabina di pilotaggio
e le
caratteristiche di volo che perdonano tanto, lo rendono uno dei
preferiti dagli
studenti.
Il Cessna C152 è un velivolo biposto
da addestramento
ad ala alta con carrello triciclo. E' l'aereo utilizzato di preferenza
per le
attività di scuola di volo.
Piper
PA28RT-201
Arrow IV (c/n 28R-7918106) I-PIKY. Il PA-28-201T Turbo
Dakota fu introdotto dopo il PA-28-236 Dakota nel 1979. La forma del
velivolo era
essenzialmente quella dell'Arrow III con carrello fisso ed aveva un
motore
Continental TSIO-360-FBÂ turbocompresso da 200 cavalli (149
kW). L'aereo
non vendette molto e la sua produzione ha termine nel 1980.
Tabella performance
Aeroclub Ancona | Potenza | Velocità crociera | Posti | Peso | Marche |
Tecnam P92 |
100HP |
100Kts |
2 |
600Kg |
I-VLIS |
Cessna C172 SP |
180HP |
100Kts |
4 |
736Kg |
I-GESP |
Cessna C152 |
110HP |
90Kts |
2 |
460Kg |
I-AMCP |
Piper PA28 RT |
200HP |
110Kts |
4 |
800Kg |
I-PIKY |
Dopo aver completato il giro
all’aperto ed
aver scattato una serie di foto ai velivoli, abbiamo completato il tour
delle
aule interne; sala corsi, sala briefing, luoghi di aggregazione ed
infine la
terrazza. La bella giornata anche se ventosa ci ha favoriti. Da lassù
abbiamo
potuto assistere ad alcuni atterraggi e decolli, da una posizione
favorevole.
Abbiamo assistito anche all’arrivo del Gulf Stream personale di Diego
Della
Valle, che appena appoggiati i piedi a terra è risalito sul suo
elicottero per
un trasferimento che probabilmente è costato più della somma degli
stipendi e pensioni
di noi 5 o 6 visitatori. Potere delle scarpe..
Queste
due ore sono servite a farci porre
più attenzione e rispetto in futuro, quando un piccolo aereo ci
sorvolerà.
Ovviamente l’Aeroclub è a disposizione per ulteriori visite guidate e
per ogni
informazione sulle proprie attività istituzionali.
Associazione Modellisti Chiaravallesi