STORIA DELLA ROTAIA IN ITALIA
ATTO II
LA ROTAIA AD ANCONA
Ricerche
storiche e redazionali eseguite da
Stefano Bardi
1. Storia delle Ferrovie.
ATTO II: LA ROTAIA AD ANCONA, 1800-1980:
1. L’Ottocento:
Le prime Stazioni, di cui non sappiamo le date di apparizione, erano
costruite con un unico posto di arrivo e di partenza, ed erano inoltre
dotate di un’architettura lignea, di un unico marciapiede, e di
un’unica sala di attesa.
Solo nella seconda metà dell’Ottocento, ci fu
un allargamento della rete ferroviaria, la quale arrivò a 38.600 km
circa, e portò dei grandi progressi per il traffico ferroviario, come
per esempio dei nuovi locali per i viaggiatori (esercizio commerciale e
pubblico).
La Stazione di Ancona fece la sua “prima comparsa”, attraverso un
articolo del Corriere delle Marche dell’11.11.1861.
L’inaugurazione
ufficiale avvenne il 17 novembre 1861 con il termine dei lavori della
linea Bologna – Ancona, e il 13 maggio 1863 venne fatta funzionare la
linea Ancona – Pescara, con una lunghezza di 145 km, la quale venne
inaugurata dal futuro Re Umberto I, il 17 maggio 1863.
La linea Roma –
Ancona entrerà in funzione, il 29 aprile 1866. 2. Il Novecento:
La Prima guerra mondiale significò per Ancona, un forte e sanguinoso
bombardamento marittimo, ad opera degli austriaci, che si verificò fra
il 23-24 maggio 1915, da parte della Flotta Imperiale austro-ungarica.
Secondo una prima indagine a cura della Ferrovie di Ancona, ci furono
57 morti e tantissimi feriti, ed inoltre vennero “feriti” l’Ospedale
Militare, il palazzo della Banca d’Italia, alcune dimore private, e il
serbatoio dei lubrificatori (molo sud del porto). Secondo una seconda e
definitiva indagine – sempre a cura delle Ferrovie di Ancona, – il
bombardamento causò 68 deceduti e 150 feriti.
La storia della rotaia di
Ancona durante la Seconda guerra mondiale, comincia con il 10 luglio
1943.
Per l’Italia fu un giorno importante poiché si verificò lo sbarco
degli anglo-americani sulle coste della Sicilia, ma fu anche e
soprattutto il giorno, in cui cominciarono a scorrere lenti i fiumi di
sangue, causati dai bombardamenti delle fortezze alate alleate. Questi
bombardamenti colpirono anche Ancona il 16 ottobre 1943, i quali
ferirono i quartieri della Palombella, di Piano S. Lazzaro, e il Corso
Carlo Alberto. I danni furono ingenti e devastanti, soprattutto per la
Stazione, con la distruzione della biglietteria e dell’orologio. Questo
bombardamento mise in ginocchio la vita ferroviaria, ma nonostante ciò,
alcuni treni merci si mossero ugualmente. Anche sotto i
bombardamenti, i Tedeschi ottennero una loro piccola vittoria,
riuscendo a salvare un treno pieno di munizioni destinato alla Stazione
Ferroviaria di Loreto. La loro vittoria fu dovuta al perfetto
nascondiglio utilizzato, ovvero la galleria fra Ancona e Passo Varano,
la quale fece arrivare il treno a Loreto senza problemi. Solo al suo
ritorno ci fu un problema, poiché alle 22.30 si fermò – ormai vuoto, –
a Passo Varano, per un problema della locomotiva.
A questo
bombardamento ne seguì un secondo, che avvenne il 1° novembre 1943, il
quale causò l’incendio della nave reale “Savoia” e l’inabissamento
dell’incrociatore “Ottaviano Augusto”.
Nel 1945 l’U.N.R.R.A. si fece
promotrice di gesti socio-solidali, nei riguardi di quelle famiglie che
furono danneggiate dal conflitto bellico, donandogli delle tessere da
utilizzare per l’acquisto dei viveri e del vestiario. Dopo la fine del
conflitto bellico, tutti gli abitanti pensarono immediatamente alla
ricostruzione della loro cittadina, cominciando dalla ricostruzione
della Stazione, la quale ancora oggi conserva alcuni elementi
architettonici del secondo dopoguerra.
Di quel periodo l’unica
architettura che manca totalmente è la fontana, la quale in origine
venne posizionata sul piazzale d’ingresso alla Stazione. Fu distrutta
volontariamente nel 1947, per lasciare più spazio al foro della
Stazione, il quale venne ed è ancora oggi utilizzato, come
spartitraffico.
Gli anni Ottanta per Ancona non furono solo gli anni
del sangue, della distruzione, e della morte, ma anche quelli del
ricordo di tutti i suoi cittadini morti, attraverso la costruzione di
una chiesetta, dentro la Stazione (ex magazzino Poste).
Questa
chiesetta fu fortemente voluta dal sacerdote e cappellano ferroviario
Oddo Tesei. Alla sinistra della mensa
sacra fu costruito un museo,
conservante gli oggetti ferroviari, che si utilizzavano nel passato, e
alla sua destra venne realizzata una piccola sacrestia. Nella parte del
vestibolo venne costruita una bacheca, con al suo interno, messaggi
evangelici e orazioni.
Dal 1945 fino agli anni 2000, nella Stazione
passarono e transitano ancora oggi, quasi 7 milioni di passeggeri e
frequentatori, e negli ultimi anni, è un luogo in cui si svolgono
manifestazioni culturali.
3. Ancona e le sue sorelle:
La storia della
rotaia anconetana è stata ed è importante, anche per le cittadine, che
ad essa e con essa sono collegate, come per esempio la piccola
cittadina di Aspio Terme, in cui venne creata la linea Ancona-Aspio
Terme, che fu ed è tutt’ora di vitale importanza, poiché, porta ancora
oggi, molti marchigiani direttamente al Centro di Cure Termali.
Un’altra cittadina che fruì
e
fruisce della rotaia di Ancona è la
cittadina di Torrette, la quale il 16 settembre 2002 inaugurò la linea
Ancona-Torrette.
La Stazione di Torrette, venne dotata di un
sottopassaggio adatto ai portatori di handicap, con un camminatoio che
porta ad un secondo marciapiede, il quale permette di raggiungere
facilmente, il porticciolo e la rena.
Inoltre alla fermata ferroviaria
fu posizionata la fermata dell’autobus, la quale collega la Stazione
con l’Ospedale Regionale, con l’Università di Medicina e Chirurgia, e
con l’Istituto “Volterra-Elia”. Un’ultima città che fruisce della
Stazione di Ancona è Falconara Marittima, dove la sua Stazione (1861),
si affaccia dalla parte interna sulla spiaggia, mentre invece, la parte
esterna è collegata con un’ampia rete di comunicazione stradale, grazie
anche alla fermata dell’autobus e al servizio di Taxi.
Inoltre fu
creato nelle sue vicinanze l’aeroporto “Raffaello Sanzio” e vennero
creati i binari di transito, anche all’interno della “Raffineria Api”,
dove ancora oggi sono utilizzati per il passaggio dei treni. Non si può
chiudere questa storia, non citando la Stazione di Chiaravalle, la
quale pur essendo ad un solo binario è di vitale importanza, poiché è
un “ponte ferrato”, fra le varie stazioni locali, adibite come scali
ferroviari.
4. Sorrows Train Station Ancona:
1959: fra il 4 e il 5 settembre del 1959 le foci dell’Esino e del
Tenna, con dentro l’acqua del quartiere Pinocchio, del quartiere Le
Grazie, e del quartiere della Cittadella strariparono, fino ad arrivare
ed entrare nella Stazione di Ancona, la quale fu coperta e immersa
dall’acqua e dalla melma. In particolar modo vennero danneggiati
l’atrio passeggeri, la biglietteria, e il punto ristorativo; e nel
nubifragio persero la vita, circa 10 persone. 1972: nel febbraio del
1972, lunghe e spaventose scosse distrussero e abbatterono, le
antiquate dimore del centro storico.
L’Amministrazione Ferroviaria si
mise subito in moto, per aiutare i cittadini che persero la casa,
mettendo a disposizione i vagoni come dimore per i primi giorni.
Anche
il Comune con tutta la sua Amministrazione si mise in moto, con la
dislocazione di tendopoli allo Stadio Dorico e nei quartieri dei
Salesiani (zone della Marina Militare). 1982: il 12 dicembre 1982
verso
le 22:30 della sera, una montagnola di terra cadde sulla Palombella,
sulla strada statale e sulla rotaia ad essa adiacente, fino ad arrivare
all’ospedale oncologico e alla casa di riposo “Tambroni” di Posatora.
Solo nel 2003 fini la bonifica riguardante la frana Barducci, ma solo
ed unicamente del ponte, che porta allo scalo marittimo.
Bibliografia
di Riferimento:
I. Marchetti, Storia della rotaia ad Ancona.
Dal treno a vapore ai
giorni nostri, Ancona, Tecnoprint, 2009, p. 32, p. 38, p. 77, pp.
85-89, 95-97, p. 112, pp. 115-120, pp. 129-133.
Sitografia di Riferimento:
Stazione di Posta Ancona – 1820 (www.fitelmarche.it) Tram Stazione di
Posta Ancona – 1820 (www.it.wikipedia.org) Porta Pia Ancona 1881
(www.fitelmarche.it) Cavalcavia Stazione di Posta Ancona – 1827
(www.mondotram.freeforumzone.leonardo.it) Ancona 1943
(www.anconanostra.com + www.fitelmarche.it)
Visione aerea Ancona – 1943
(www.anconanostra.com)
Treno della “vergogna” Ancona – 1947 (www.matematica-old.unibocconi.it)
Stazione di Ancona 1947-2015 (www.anconatoday.it +
www.cronacheanonetane.it)
Stazione di Torrette di Ancona – 2000
(www.ilmessaggero.it + www.communitywalk.com +
www.multimedia.quotidiano.net)
Stazione di Collemarino (Palombina) –
1913 (www.delcampe.net)
Cavalcavia Stazione di Collemarino (Palombina)
– 2000 (www.marchefilmcommission.com)
Stazione di Falconara Marittima –
2000 (www.comuniverso.it)
Binari Raffineria “Api” di Falconara
Marittima (www.giornalettismo.com)
Stazione di Chiaravalle old and new
(www.labsus.org + www.chiaravalleinforma.it)
Stabilimento Bagni “G. B.
Marotti” (www.mappadicomunita-ancona.org + www.fitelmarche.it)
Tendopoli terremoto Ancona – 1972 (www.ansa.it)
Ancona Frana “Barducci”
– 1982 (www.keespopinga.blogspot.com)