Una delle cose migliori che ci potevano capitare all’Associazione Modellisti Chiaravallesi, è stata quando Gianni Lupini ci ha fatto conoscere ed ha fatto iscrivere all’Associazione un grande personaggio chiaravallese: Leonello Pieralisi, per gli amici “Lello”.
Lello è una grande persona innanzitutto, votato decisamente all’associazionismo, che dopo un periodo di tranquillo menage domestico, ha deciso di ridiscendere nell’agone del volontariato e per fortuna l’ha fatto dopo aver deciso che le sue passioni e le finalità dell’A.M.C., si sposavano bene.
Per anni il nostro uomo, che per
professione faceva il
Vigile del Fuoco, è stato il vero mentore di coloro che realizzano i
carri per
il Carnevale chiaravallese. Lello insieme alla sua professione di
“pompiere” ha
coltivato con maestria e mania perfezionistica, la passione per l’officina meccanica. Da
giovane ha appreso i
rudimenti del mestiere di operatore meccanico, ma nel tempo ha affinato
la sua
bravura e si è dotato, nel garagetto sotto casa, di un attrezzatissimo
laboratorio.
Lello ha imparato a fare di tutto; principalmente per soddisfare
la voglia di sfidare i propri limiti di capacità e conoscenza.
Nonostante
schivi la luce della ribalta e si dica “imbranato” quando deve parlare,
è
sciolto nel linguaggio.
Quando si mette a spiegare il funzionamento di macchine
più o meno complesse o a raccontare
come
ha fatto a realizzare qualsiasi cosa gli sia venuta in mente, è capace
di farlo
bene e di attirare l’attenzione dell’ascoltatore. E ne ha diversi che
lo vanno
a trovare in via Circonvallazione. Oltretutto riesce a far capire
quello che spiega;
certe volte anche a menti aride alla meccanica, come quella del
sottoscritto.
Forse
anche per la professione che ha svolto nei Vigili del
Fuoco, Lello ha imparato a conoscere le persone, a capirle e sa come
muoversi, anche
nelle circostanze ingarbugliate, come
spesso accade di
averne a noi
dell’Associazione Modellisti; perciò alla prima occasione utile, Lello
è stato trascinato
nuovamente in prima linea, venendo eletto membro del Consiglio
Direttivo
dell’A.M.C. Aveva
resistito per un po’,
nel rispetto delle promesse fatte alla famiglia, di non farsi
nuovamente
incantare dalle sirene; ma evidentemente i tempi erano maturi perché si
decidesse;
ora ci da una grossa mano.
Dopo tutto questo preambolo, dove ho
preso la storia un po’
alla larga, veniamo a parlare di modellismo. Eh sì perché poco dopo
averci
conosciuto tramite Lupini appunto, ed aver conosciuto Giancarlo
Anselmi,
l’altro nostro socio che
si occupa di
macchine a vapore, Leonello ha intuito che poteva essere giunto il
momento di
sfidare nuovamente le sue capacità ed i propri limiti.
Era fin da ragazzo che coltivava il sogno di realizzare un giorno una locomotiva a vapore funzionante. Con l’aiuto ed i consigli di Anselmi, il mondo del cosiddetto Vapore Vivo si è schiuso dinanzi a lui!
In effetti Giancarlo aveva già realizzato alcune locomotive a vapore funzionanti e viaggianti su binari di apposito scartamento, molto belle. Si sa che il vapore trovò la sua più affascinante applicazione nel dare inizio all’era del treno, fornendo la potenza alle locomotive trainanti i convogli che sferragliando hanno cambiato il modo di viaggiare ed il mondo stesso, rendendolo un posto un po’ più piccolo.
Quindi il nostro uomo, decise che era ora di farsi una locomotiva a vapore. Dopo essersi documentato per benino, grazie anche ad un testo corredato da disegni tecnici ed ai propri studi di approfondimento, condotti con passione e gusto di sapere, Lello è arrivato ad essere padrone dell’argomento in linea teorica. Tutto questo per passare poi alla trasposizione sulla materia,di quello che aveva appreso e progettato, sfruttando la propria conoscenza del lavoro e delle tecnologie metalmeccaniche, migliorando strada facendo, il progetto iniziale.
Eh si che per cominciare la sua carriera di modellista, che gli auguriamo lunghissima, come opera prima si è scelto un modello facile! Soltanto le ruote, realizzate in fusione di ghisa, sono state realizzate da un altro modellista; per il resto la locomotiva è stata completamente auto costruita, utilizzando prevalentemente ottone, in lamierini o dal pieno, a seconda dei casi e del componente in questione. Il tempo impiegato per portare a realizzazione il suo sogno? Tre anni, trascorsi divertendosi e raccogliendo soddisfazioni.
I veri problemi, tiene a precisare
Lello, sono stati quelli
di trasporre in miniatura quello che
sapeva fare ma che fino a quel
giorno
aveva realizzato su dimensioni decisamente maggiori. In definitiva
Lello ha
presto compreso ed amato, la gioia che si prova nel superare le
difficoltà ed
il continuo inventare soluzioni ai problemi costruttivi, la vera
essenza del
modellismo, che è appunto racchiusa in questa sfida contro se stessi.
Rimpicciolire
le cose che si vogliono costruire, significa capire bene le verità
degli
oggetti reali e significa superare
le
proprie capacità nel mondo in scala 1/1, spingendole oltre, perché più
si
miniaturizzano gli oggetti e più son difficili da costruire.
Forse in tutto questo discorso non sono stato abbastanza chiaro su un fatto: tutto questo progetto e questa mole di lavoro ha per risultato, non un manufatto bello da mettere in salotto, ma una macchina funzionante, capace di lavorare, sbuffare, sfiatare, slittare e trasportare. La locomotiva di Lello fa quello per cui le locomotive sono state inventate da Mr. Stevenson. Trasporta il conducente e traina uno o due vagoncini con dei passeggeri, meglio se bambini, per la gioia che questi provano e che trasmettono essi stessi gioendo, durante il “viaggio in treno”. Lello per semplificare la gestione della caldaia, aumentando le possibilità di farla viaggiare, ha scelto di alimentarla a GPL. Il serbatoio è posto nel tender, che funge da “trasporto” del conducente.
LA COSTRUZIONESiccome i treni per viaggiare hanno
bisogno di rotaie,
ovviamente Lello se n’è costruite quel tanto che basta a realizzare un
percorso
ad 8 di circa
Ebbene dopo la gioia di essere stati
capaci di realizzare un
sogno, immaginate la soddisfazione che ha provato Lello nel rendere
possibile
uno spettacolo così semplice (apparentemente) e così bello per tutta la
città!
Non pensate che ne valga la pena. Senza meno l’ha pensato Lello: è
valsa
proprio la pena di ributtarsi nella mischia e di averlo fatto con i
“Modellisti”. L’abbiamo pensato senz’altro noi che con l’arrivo di
Lello
abbiamo trovato un amico nuovo e anche molto in gamba.