Il nostro Consigliere Leonello Pieralisi, dopo
aver costruito la sua
prima locomotiva a
vapore della quale ci siamo già occupati nell’articolo che trovate qui. non si è più
fermato!
Una volta costruita la locomotiva, che per definizione ha bisogno di
binari per poter procedere, ovviamente è passato alla realizzazione di
un percorso ferrato ad “otto”, già ampliamente usato nel corso di
diverse manifestazioni svoltesi a Chiaravalle in occasione della Mostra
Natalizia, con un’uscita estiva a Rocca Priora. Cantieri questi sempre
aperti, viste le numerose migliorie apportate nel tempo, prima alla
locomotiva, poi al tender, al carro passeggeri e così via di nuovo.
A questi progetti ferroviari ha fatto seguito la costruzione di una
bellissima replica in scala di un trattore Landini, basato su un kit
realizzato da Gattafoni di Civitanova Marche, ampliamente migliorato
dal nostro Lello (come lo chiamano gli amici). Questo modello ha
rappresentato una parentesi rispetto al soggetto più amato che è il
“vapore vivo”, essendo mosso da un motore a scoppio.
Ben presto infatti è tornato al primo amore; questa volta per
realizzare un modello didattico: una macchina essenziale, dotata però
di tutto ciò che serve a dimostrare il ciclo completo del vapore, dal
riscaldamento dell’acqua, all’utilizzo del vapore per produrre energia
da utilizzare per varie applicazioni; nello specifico per produrre
energia elettrica che alimenta la lampada di un lampioncino!
Il tutto
in mezzo metro quadro, geniale!!
.
Lello non parte necessariamente dai
disegni costruttivi per realizzare i propri modelli anche perché spesso
sono di difficile reperimento ma rispettando il contesto storico, cerca
di sperimentare le proprie conoscenze e quando può ama mettersi alla
prova cercando di studiare prima, capire poi, per realizzare infine
parti completamente aliene fino a poco prima.
Come dice lui
l’importante è afferrare il principio, dopodiché la strada è tutta in
discesa. In linea di principio, dico io.
Perché la capacità progettuale
e costruttiva, la conoscenza della meccanica ed il mestiere, non le
vendono in scatole di montaggio.
Attualmente presso il cantiere
Pieralisi, l’attrezzatissimo garage di casa (la macchina può stare
fuori) è in via di costruzione un trattore a vapore, ispirato
liberamente ad una serie di trattori artigianali che si diffusero negli
anni a cavallo tra ‘800 e ‘900 negli Stati Uniti, dove dei meccanici
praticoni riciclavano caldaie e parti di vecchie locomotive, per
realizzare appunto dei trattori, utili alla meccanizzazione del lavoro
nelle vastissime fattorie del Midwest.
La caldaia che è realizzata in
acciaio come le precedenti, per avere maggiori garanzia di tenuta
rispetto a quelle di rame, più performanti ma più difficili da saldare,
lavorerà ad una pressione media di circa 5 Kg/cm2.
,
Accoppiata ad un telaio in travi essenziale, è il cuore
pulsante del modello, la caldaia è stata testata con l’immissione
d’aria compressa, con pressioni fino a 20 atmosfere.
Alcune
deroghe alla fedeltà storica sono scaturite dalla volontà di mettere
alla prova le proprie capacità; esse costituiscono in questo senso
delle vere e proprie chicche. Nel trattore in questione, sono
rappresentate dal meccanismo dello sterzo con ingranaggi ispirati ai
disegni di Leonardo da Vinci.